Rivista Progetti

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Le regole dell’inatteso stupore

Elemento essenziale dell’Architettura è il rischio. I progetti capaci di provocare inatteso stupore, straniamento, non sono quasi mai frutto di una formula, quanto di un movimento di rottura. Sperimentatori capaci di sovvertire le regole sono Alessandro Ridolfi, architetto e direttore dello Studio di Progettazione Z14, che, insieme a Benedetta Gargiulo Morelli, che qui si occupa di Interior Design, progetta l’intervento di ampliamento di un volume esistente per il ristorante “Macello”, a Roma, nella zona di Ponte Milvio sull’antica via Flaminia. Il paesaggio urbano, ricco di elementi architettonici di grande pregio e stratificati nei secoli, accompagna il progettista nell’ideazione del metaprogetto. Suggestione-guida rianimata in chiave contemporanea, il tema della “Torretta”, evocazione delle antiche torri di avvistamento medievali poste sulle vie consolari romane. La Torretta, con il suo sviluppo verticale, la struttura in legno “X-Lam”, le ampie vetrate di cristallo, il rivestimento in acciaio corten, oltre a collegare volumetricamente e funzionalmente il vicino casale preesistente, costituisce una struttura permeabile al paesaggio, che genera una costante interazione tra interno ed esterno…

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